Analisi preventiva delle attività del cliente per identificare eventuali specificità normative o particolarità infrastrutturali che prevedano procedure ad hoc, compresa la necessità di ulteriori tutele in caso di contaminazione su determinate funzioni o aree che potrebbero essere critiche per la Business continuity o per i processi del cliente.

In caso di contaminazione, viene attivata la sequenza di azioni necessarie a tenere sotto controllo il problema nel momento più cruciale, cioè entro le prime 48 ore: messa in sicurezza dell’impianto contaminato, dove possibile in regime di Business continuity; se necessario, informativa alle autorità e a chiunque sia potenzialmente esposto al rischio; assistenza legale per la compliance normativa vigente in materia.

Sviluppo dei protocolli operativi per contrastare la contaminazione ipotizzata in base all’audit, eliminandone o riducendone al minimo l’impatto sulla funzionalità della facility. Si procede con l’attuazione di procedure specifiche e con l’eventuale formazione del personale interno coinvolto.

Intervento certificato di bonifica. Ripetizione dei test di laboratorio fino a completa risoluzione del problema ed al ripristino delle normali attività lavorative. Eventuale gestione dei rapporti con le autorità sanitarie.